Paradiso del ‘49

Un momento di grande ispirazione per Chiara e per la comprensione della sua missione è stata un’esperienza mistica conosciuta come “Paradiso del ‘49”.

Le vicissitudini delle copie degli appunti di Chiara di quel periodo sono degne di un film di spionaggio.  Una persona di fiducia, aveva ricevuto l’ordine di distruggere quelle carte, ma le ha prima fotografate e poi nascosto le pellicole (anni ‘50, niente digitale …) in una cassetta di sicurezza in una banca di Firenze. Con l’alluvione del 4 novembre 1966, la banca è inondata e le pellicole restano a mollo per diversi giorni. Quando Fede (Giorgio Marchetti) recupera la cassetta di sicurezza, l’emulsione si sta staccando del supporto di cellulosa: si rischia di perdere tutto. È grazie all’intervento di Thomas Klann, che aveva un solido bagaglio di fotografo, se quelle pellicole si sono salvate. Se mi ricordo bene, mi aveva raccontato di aver usato della formalina per consolidare i supporti.

Ho avuto la fortuna di partecipare a delle lezioni “sul ‘49” tenute da Giuseppe Zanghì (Peppuccio per gli amici), uno dei primi focolarini, alle scuole di formazione di Montet (CH). La prima lezione, l’introduzione, l’ho trovata interessante e istruttiva: cosa è successo prima dell’entrata in “Paradiso”, come le persone erano “preparate”, l’inizio delle visioni. Dalla seconda lezione in poi non ci ho mai capito niente, pur avendole ascoltate più volte.
Sono gnocco? Non facevo abbastanza “unità” a Peppuccio? Non ero fatto per quella strada?
Il più divertente era vedere i novizi, ragazzi e ragazze, per la maggior parte con una comprensione scarsa dell’italiano, muovere ritmicamente la testa e il collo come delle oche, per assentire. Dopo le lezioni, ho poi fatto qualche domanda agli uni e alle altre, per capire se ero io che ero proprio tonto. Come pensavo, anche loro non avevano capito un fico secco. Ma avevano ubbidito a Peppuccio, che preparava ogni sue discorso con delle consegne precise:

  • non usate la testa;
  • quello che dico si capisce solo se fate il vuoto;
  • venitemi dietro anche se non capite.

Gli atteggiamenti di Peppuccio erano, alle volte, quelli di un dirigente di una setta, che introduce al pensiero del guru supremo.
Strano che una realtà così sublime come il Paradiso del '49 non abbia suscitato dei discorsi più armoniosi e rispettosi della nostra povera umanità.

Sembra che oggi il discorso del Movimento sull'argomento sia un po' evoluto. Per onestà, ecco un link ufficiale:
https://www.focolare.org/news/2019/07/16/16-luglio-1949-16-luglio-2019-la-mistica-del-paradiso-49-al-servizio-dellumanita-di-oggi/

Per studiare le implicazioni teologiche - e non solo - della sua esperienza mistica, Chiara ha fondato la scuola Abba. La distinzione tra interni ed esterni della scuola Abba, i criteri per parteciparvi, i frutti della riflessione: tutti argomenti che si studieranno forse un giorno seriamente, con degli esperti fuori dal giro focolarino. E ci sarà da ridere ...

© Mario Ponta - tutti i diritti riservati. Riproduzione - anche parziale - vietata

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