Chi sei? Ma chi te lo fa fare?

Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.  Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Lc 12, 2-3

Versione del 06/08/2022

Nato ad Asti, sono entrato ufficialmente nel Movimento dei Focolari come Gen nel 1972, a cavallo tra i 14 e i 15 anni. Nell’autunno del 1978 ho cominciato la scuola di formazione per i focolarini consacrati a Loppiano (sud di Firenze). Dall’autunno del 1980 in poi, ho vissuto in comunità nei Castelli Romani (centri del Movimento), Bombay, Lione, Londra, Parigi, Strasburgo. Nel 2015 ho cominciato un’esperienza fuori dalla comunità, al servizio della chiesa locale (diocesi di Strasburgo). Nel 2020 ho chiesto di essere “dimesso” dalla branca dei focolarini consacrati, per essere ordinato diacono e poi sacerdote al servizio della diocesi della Savoia.

L’idea di raccontare qualche fatterello della mia esperienza nel Movimento viene da diversi fattori:

  • un amico, che ha lasciato il Movimento e la Chiesa tanti anni fa, ha cercato di convincermi che il Movimento va bene e che la Chiesa è un disastro;
  • la lettura di qualche capitolo del libro “La Setta Divina” : un libro poco serio, frutto di un giornalismo a sensazione. Le reazioni al libro sono o entusiaste (finalmente si dice la verità sui Focolari!) o disgustate: persone incapaci di prendere le distanze e di affrontare un dialogo critico e costruttivo; o bianco o nero, senza mezze misure (trovate qui la mia critica al libro e qui la critica di Fabio Ciardi);
  • un messaggio ricevuto a primavera del 2022 da una focolarina, che diceva tra l’altro:
    “Solo ieri ho capito che ti sei allontanato dall'Opera. Mi dispiace e addolora. Io personalmente credo che Dio scrive dritto su tante righe storte e anche nella tua. (…)  Sfrutta le grazie e lascia perdere i doveri morali di dover ribadire gli sbagli che vediamo negli altri (…)  Il suo amore è misterioso. Ecc.”
    Cioè, la focolarina con cui non ci parliamo da almeno 20 anni, sa che per me, lasciare il Movimento per servire meglio la Chiesa, corrisponde a far si che le linee della mia vita diventino “storte”… ??? Dobbiamo evitare sistematicamente di “ribadire gli sbagli” per evitare qualsiasi forma di rilettura e autocritica? Tené i pappeci ncapa!!! (espressione del sud, molto adatta alle teste vuote).
  • La lettura del libro "Schiacciare l'anima", del priore della Grande Certosa; e del libro "Il tradimento dei padri" de Céline Hoyeau. Entrambi sono molto consigliati per cercare di capire.
  • La rilettura della storia della mia famiglia, molto implicata nel Movimento.
    La prima è stata mia madre: la spiritualità della Lubich l'ha aiutata a centrare la vita sul Vangelo e ad occuparsi degli altri con una grande pazienza. Naturalmente non è stata solo la spiritualità... L'impegno in parrocchia, il rosario quotidiano (da Lourdes, su Sat2000), i pellegrinaggi. Ma dobbiamo riconoscere che la spiritualità è stata un grande aiuto a cercare un rapporto personale con Gesù.
    Mio padre è stato l'elemento equilibratore: non sopportave gli incontri del movimento, pur lasciando mia madre libera. Lei la domenica si chiudeva in una sala per approfondire la spiritualità, lui andava a pescare.
    Un fratello oggi dice che nel Movimento ha perso 10 anni della sua vita.
    Un altro fratello è, con la moglie, uno dei grandi dirigenti del Movimento. Per stare a galla in un sistema che tende ad appiattire, devono mostrare una fedeltà degna di una setta.

Per me, mettere il dito sulle pecche può essere accompagnato da un onesto riconoscere delle tante esperienze positive. Il Movimento mi ha dato tanto!
Ho avuto anche la fortuna e la grazia di vivere l'uscita dal Movimento come una continuità della chiamata di Dio: da qui viene il titolo di questo blog "Memorie di un sopravvissuto". Il "sistema" focolari ha distrutto alcune persone psicologicamente. Le cause sono molteplici, le responsabilité si possono individuare. Ma, in molti casi, si è trattato di un errore di casting, dovuto all'ignoranza e alla mancanza di maturità spirituale di chi avrebbe dovuto operare un sano discernimento. Tante delle persone diventate "interne" del Movimento, non avrebbero dovuto essere illuse su un cammino che non avrebbero mai potuto percorrere.
Oggi, parecchie di queste hanno delle reazioni "viscerali" di opposizione e di condanna del Movimento, alle volte senza un vero discorso critico. Mi sembra che sia dovuto in parte all'età del primo contatto con "l'Ideale": presi da pre-adolescenti o adolescenti, abbiamo vissuto l'utopia del mondo unito con l'entusiasmo, il fervore, la passione di quell'età. Le delusioni che sono arrivate all'età adulta sono state una tale mazzata che alcuni non riescono a rialzarsi.
Io sono sopravvissuto: i difetti del "sistema focolari" non sono bastati per scoraggiarmi. Le cicatrici sono ben visibili, ma non sono più infette. Questo blog, molto personale, è anche per rendere grazie a Dio che sta guarendo le ferite. E per riconoscere le tante cose positive che ho vissuto nel Movimento.

Trovandomi a accompagnare le situazioni le più diverse nelle parrocchie dove sono nominato, mi convinco sempre di più di quello che già sapevo: il microcosmo del Movimento dei Focolari non è meglio o peggio della società che sta fuori. La natura umana è la stessa dappertutto. È una grande illusione pensare che sia meglio dentro o fuori. La differenza è che, secondo me, nel Movimento l’orizzonte è chiuso. L’orizzonte che mi si è  aperto scoprendo la Chiesa è immenso e pieno di speranza.

Compiuti i 65 anni, colgo l'occasione per fare un bilancio. Cosa resta di 50 anni di rapporti vissuti nel Movimento? Per il Natale del 2021 ho ricevuto gli auguri di UNA persona dell'Opera, una focolarina sposata che abita molto lontano. Non mi aspettavo di più, ma la statistica è un po' bassa... Per il 31 dicembre, ho rispolverato la pratica del bravo focolarino: "Amare per primi". Ho mandato un centinaio di auguri, via mail, FB, WhatsApp. Tre quarti hanno risposto, contenti di avere mie notizie. I ponti non sono tagliati, ma sono barcollanti...

Scrivere può far bene (prolungamento della psicoterapia ?), leggere quello che scrivo può interessare qualcuno e magari – in alcuni  passaggi – divertire.
Procedo in gran parte per argomenti: la vita Gen, l'accompagnamento, la scuola di formazione, ecc. Un lessico potrà aiutare i neofiti.

Buona lettura! Mario Ponta

© Mario Ponta - tutti i diritti riservati. Riproduzione - anche parziale - vietata

4 commenti:

  1. Sei un granello di pepe, quando viene schiacciato dai denti. A me piace questo tuo modo di essere. Contrariamente a te, ho abbandonato la chiesa e la religione tour court, perché ritengo sia/siano enormi Moloch pieni di sovrastrutture e spesso piene di liquami.(scusa la franchezza don 😆). Però riconosco la buona critica costruttiva da quella fasulla e autocelebra te (tu sei della prima specie). Grazie del contributo. Dicono che ci sia vino buono anche in Francia...veda lei . Guido Licastro Zena

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  2. Vabbè Mario nulla di nuovo. Le organizzazioni sono fatte di uomini, tutte le organizzazioni dalle chiese ai partiti e gli uomini possono essere intelligenti, malvagi, buoni o coglioni. Nel movimento dei focolari la categoria coglioni abbonda, ma nella chiesa di cui fai parte, ti ricordo sommessamente hanno bruciato giordano bruno e c'è quel losco figuro di Mons. Viganò. Anch'io sono stato in focolare dove ho incontrato tanti coglioni, ma nessun malvagio.

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  3. Ciao Mario, grazie per aver condiviso il tuo pensiero e la tua esperienza. La mia la leggi su la setta divina (Maria Iarlori). Condivido il tuo pensiero sui limiti del libro di Pinotti, posso solo dirti che per me e' stato importante rompere il silenzio e gettare luce sul fatto che per migliorare si deve riconoscere quello che e' stato sbagliato e che ha radici profonde. Liquidare il bagaglio di esperienze negative con l'etichetta "casi isolati" o "ora e' diverso" non basta ed e' fuorviante, perche' non sono casi isolati e se non si coglie e supera quello che li ha generati il passato diventa presente.

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  4. Buon giorno Mario Ponta ... et merci pour ce partage dans votre Blog : très intéressant. J'ai lu - comme vu - le livre de Céline Hoyeau qui est d'une importance capitale - à mon avis - et j'espère de pouvoir le trouver bientôt en italien. Il parait que cela est en train de se faire. Une proposition de lecture pourrait être aussi le livre présenté ici par Pierre Vignon qui, à mon avis, a offert sa plume pour d'autres livres seulement pour continuer sa mission de "lanceur d'alerte".
    Je conviens avec vous en ce qui concerne le livre de Ferruccio Pinotti, mais je partage l'avis de Maria Iarlori qui a trouvé cet espace-là et pas d'autre en Italie et elle a collaboré. Elle a bien fait, comme d'autres d'ailleur. Il n'y a pas de livres parfaits surtout concernant les Focolari qui savent très bien cacher au journalistes leur vrai visage cad la vérité, toutes sorte de vérité comme vous le décrivez si bien et avec en humour très perspicace parfois
    Ggrand MERCI de le faire ainsi... ça passe très bien, beaucoup mieux parfois !!!).
    J'étais présente à Bordeaux en 2017 à cette conférence au Congrès international de l'ICSA. Après environ 40 ans de vie comme membre interne des Focolari, cela m'a fait beaucoup de bien. Je partage ici le lien avec soustitres en italien : https://www.youtube.com/watch?v=FFNfmZEYezc
    Bon courage pour la suite ... je suivrai l'évolution de votre BLOG.

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