"Un’ampia parete accoglie un grande e prezioso quadro, opera dell’artista indiano Kalaichelvan di religione indù, che raffigura Maria col Bambino, dono del dottor Shri B. K. Krishnaraj Vanavarayar e famiglia a Chiara Lubich. La sua presenza nel Santuario è il segno tangibile dell’amore dei fratelli di altre religioni, che aderiscono al Movimento dei Focolari. Questo quadro è stato benedetto dal Papa ....ecc."
(https://www.loppiano.it/santuario-maria-theotokos/)
Personalmente non sono competente, ma non mi pare un'opera d'arte. Forse l'opera di un bravo artigiano per la cornice. Persino una focolarina, Claudia Masera, dirigente multi-premiata del movimento, mi aveva detto che non capiva come si potesse considerare un'opera d'arte e appenderla in una chiesa. Comunque, provate voi: chiedete un parere a qualcuno che si intende di pittura e che non sia intrallazzato nel Movimento. Ma forse mi manca un parametro magico-culturale: il fatto che sia un dono ricevuto da Chiara, lo eleva automaticamente a opera d'arte???
" Nel suo significato più sublime l'arte è l'espressione estetica
dell'interiorità e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i
sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale,
culturale, etico o religioso del suo periodo storico." (Wikipedia)
Questa di Wikipedia è una delle infinite definizioni che possiamo dare della parola "Arte". Lasciamo la definizione aperta...
Si potrebbero citare molte esperienze. Siccome gli adepti hanno sempre e solo Chiara come riferimento, ecco una frase della Lubich : " ...mostrare della Chiesa non solo la bontà e la verità, ma anche, con il modo di arredare e di vestire, la bellezza". (1964)
Quando ero alla scuola di Loppiano, ('79-'80) mi vennero a trovare i miei genitori. Come d'uso allora, abbiamo fatto la visita dei lavori. In ogni settore femminile, le focolarine cercavano di farcire di spiritualità ogni minima iniziativa. Quando abbiamo visitato il settore MODA FEMMINILE, la focolarina ha ripetuto il panegirico che aveva imparato a memoria : "Vestire con modestia, con Chiara come modello, la bellezza di Maria, ecc.". Mi ricordo ancora mio padre, che era sarto, e la difficoltà che ha avuto a trattenere le risate quando ha visto il taglio che avevano i vestiti ispirati dalla "bellezza ideale"...
Nei primi anni della mia vita Gen, le canzoni del Gen Rosso mi hanno aiutato: gli alti e bassi dell'adolescenza, erano accompagnati da canzoni che aiutavano l'idealità di quegli anni, al di là del livello artistico. Ma Gen Rosso e Gen Verde sono sopravvissuti perchè il movimento ha speso delle immense risorse e energie per creare e accompagnare le tournée.
Ho avuto a che fare con gli "artisti" del Gen Rosso quando mi hanno chiesto di fare un documentario + una scheda di presentazione di Streetlight. Nell'insieme le cose sono andate benino, nonostante uno dei dirigenti che ripeteva : "non capisco perchè dobbiamo prendere degli ordini da Mario Ponta". Le riprese costavano 4.000 Euro al giorno, quindi ero un po' esigente sull'impegno, al quale non tutti erano abituati... Un giorno ci troviamo in un capannone per fare le riprese di una coreografia. Non capivo come mai i baldi giovani erano spompati dopo 5 minuti di ballo (cioè gesticolazioni). Alla seconda pausa esco per richiamarli : tutti e quattro gli "artisti" stavano fumando ... ma trovavano strano che gli mancasse il fiato!
Quando ho accompagnato il progetto su "Alberto e Carlo" (due Gen della Liguria) il comitato per la causa di beatificazione ha fatto venire il Gen Rosso a Genova. Con tanto di workshops con le scuole prima dello spettacolo e trallallà. Allora, visto la risposta di tanti giovani, ho proposto che ci fosse un "dopo", con un programma sull'amicizia, in fase con il progetto "Alberto e Carlo". IMPOSSIBILE ! LORO avevano l'esclusiva, LORO erano gli unici che potevano proporre qualcosa. I focolari di Genova erano già nella fase di sbandamento, quindi l'operazione è finita in un vicolo ceco, come la maggior parte degli spettacoli...
Una volta ho sentito un "pittore" focolarino, con una buona cultura estetica, affermare che lui non era capito perchè "aveva troppo talento". Concretamente nessuno comprava le sue croste. Ma siccome si era autopraclamato "artista", il Movimento aveva il dovere di mantenerlo, come - secondo lui - la società dovrebbe mantenere tutti gli artisti, soprattutto quando non hanno voglia di lavorare...
Il fatto che il Movimento DEVE "capirli" è una pretesa che diversi hanno avuto. Anch'io sono passato da quella fase, fin quando, determinato a lavorare come fotografo freelance, ho dovuto pagarmi i contributi... e portare a casa un po' di salario.
Adesso basta con le polemiche ! Leggete qualcosa di vi aiuti a capire l'ispirazione artistica: https://www.loppiano.it/2022/07/22/victor-la-scultura-e-il-risorto/
Nell'attesa che qualcuno ci parli di Liliana Cosi e come Vale, una delle prime focolarine, ha organizzato il matrimonio del suo partner, che ballava come un cabrones, ma che poteva essere pericoloso per la castità della "popa di Chiara" ....
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